Che cos’è la Sprint Execution?
Design Thinking e metodologie Agile rappresentano oggi due approcci che, se combinati, possono offrire un potente framework per le imprese che intraprendono percorsi di innovazione.
E laddove il Design Thinking è un processo iterativo e centrato sull’utente, volto a comprendere in modo profondo i bisogni delle persone e a sviluppare soluzioni creative, le metodologie Agile, come Scrum, forniscono un approccio strutturato per la gestione e l’implementazione di progetti in modo rapido ed efficace.
La chiave di volta è rappresentata proprio dal combinato disposto di questi due approcci: integrando il Design Thinking all’interno di un framework Agile, le idee innovative possono essere prototipate, testate e raffinate in modo continuo e veloce.
In questo contesto, Scrum svolge un ruolo cruciale. Parliamo infatti di un framework Agile che suddivide il lavoro in cicli brevi e iterativi chiamati Sprint.
Parlare di Sprint Execution significa dunque fare riferimento all’esecuzione del lavoro pianificato durante uno Sprint.
Durante la Sprint Execution, il team si concentra sulla realizzazione di specifiche funzionalità o incrementi di prodotto, iterando rapidamente per affinare e migliorare il risultato finale.
Combinando il Design Thinking con Scrum, le idee generate durante la fase di ideazione vengono rapidamente trasformate in soluzioni funzionali e testate sul campo, con cicli continui di feedback e miglioramento.
Cerchiamo dunque di capire un po’ più nel dettaglio che cos’è e come si svolge la Sprint Execution.
Che cos’è la Sprint Execution
Come dunque accennato, la Sprint Execution è la fase in cui il team svolge il lavoro necessario per raggiungere l’obiettivo dello specifico Sprint, basandosi sullo Sprint Goal, ovvero l’obiettivo a breve termine concordato, e sullo Sprint Backlog, vale a dire l’elenco di task su cui lavora il team.
Durante questa fase, il team esegue un mini-progetto, completando tutte le attività necessarie per consegnare un incremento di prodotto potenzialmente distribuibile.
La Sprint Execution inizia subito dopo la pianificazione dello Sprint e prosegue fino all’inizio della sua revisione, utilizzando di fatto la maggior parte del tempo disponibile.
Durante questo periodo, i membri del team di sviluppo si auto-organizzano per raggiungere l’obiettivo, con il supporto dello ScrumMaster, che facilita il processo e rimuove eventuali ostacoli, e con la disponibilità del Product Owner per rispondere a domande, fornire feedback e discutere eventuali aggiustamenti.
Sprint Execution nel Design Thinking
Appare evidente come la Sprint Execution, nel contesto del Design Thinking, rappresenti un approccio dinamico e rapido nel quale gli utenti finali sono direttamente coinvolti nel processo di innovazione.
In effetti, ciò che rende unica la Sprint Execution è proprio la User Contribution: gli utenti finali partecipano attivamente alla fase di test, fornendo un feedback immediato che consente all’azienda di apportare miglioramenti in tempo reale ai progetti in corso, arrivando velocemente alla fase di prototipazione e accelerando il time-to-market.
Questo approccio è particolarmente efficace in contesti caratterizzati da rapidi cambiamenti, nei quali è essenziale comprendere rapidamente i pro e i contro delle soluzioni ipotizzate.
E dunque la Sprint Execution si rivela uno strumento potente e coerente soprattutto con le dinamiche dell’innovazione digitale, dove il rapporto con il mercato e l’esperienza diretta degli utenti diventano fondamentali per il successo del prodotto o del servizio finali.
Come funziona il processo?
Come già accennato, la Sprint Execution inizia subito dopo la pianificazione dello Sprint. Vediamo dunque come si articola l’intero processo:
1. Pianificazione
Durante la pianificazione, il team definisce un piano di alto livello per raggiungere l’obiettivo dello Sprint, solitamente sotto forma di Sprint Backlog.
2. Gestione del flusso di lavoro
Il team gestisce il flusso di lavoro per garantire il raggiungimento dell’obiettivo dello Sprint, stabilendo, tra l’altro, quante attività affrontare in parallelo, come organizzare il lavoro e chi dovrebbe svolgerlo.
Il team potrebbe adottare una strategia di swarming, dove i membri collaborano su un’attività specifica per completarla rapidamente.
3. Organizzazione del lavoro
Invece che seguire un approccio a cascata, le attività vengono eseguite in modo iterativo, con frequenti cicli di test e sviluppo per mantenere il flusso di lavoro e ricevere feedback rapidi.
4. Assegnazione delle attività
Il team decide quali attività eseguire e chi dovrebbe occuparsene, basandosi sulla disponibilità e sulle competenze.
Questo processo è influenzato dai criteri di accettazione definiti dal Product Owner e dagli stakeholder.
5. Daily Scrum
Ogni giorno, il team si riunisce per il daily scrum, un incontro di 15 minuti per valutare i progressi, pianificare le attività giornaliere e ottimizzare il flusso di lavoro, garantendo che tutti siano allineati sugli obiettivi dello sprint.
6. Esecuzione Tecnica delle Attività
I membri del team devono essere tecnicamente competenti, utilizzando pratiche come l’integrazione continua, il testing automatico e il Test Driven Development (TDD) per garantire la qualità del lavoro.
7. Comunicazione e monitoraggio
Il team utilizza strumenti come il task board e i grafici di burndown o burnup per comunicare e monitorare il progresso dello Sprint, fornendo una visione chiara e immediata dell’avanzamento del lavoro.
Design Thinking con IFI
Affrontare la trasformazione digitale non significa solo aggiornare strumenti e sistemi, ma anche evolvere il modo in cui si lavora e si ottimizzano i processi.
IFI può guidare le imprese in questo percorso, combinando l’approccio Design Thinking con le metodologie Agile e Scrum. Con un’analisi approfondita dello stato attuale e un ascolto attento delle nuove esigenze, aiuta a identificare la strategia di trasformazione più efficace.
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